SIDORO

ZONA DI PRODUZIONE: Morro d’Alba – Italia
UVAGGIO: Lacrima 100%
ESPOSIZIONE: sud
ALTITUDINE: 150/190 m s.l.m.
TERRENO: misto argilloso
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: guyot
DENSITÀ DI IMPIANTO: 3300 ceppi/ha
RESA PER ETTARO: 60q uva/ha
VENDEMMIA: manuale, ottobre
RACCOLTA: in cassette
VINIFICAZIONE: fermentazione controllata
MATURAZIONE: in botti di acciaio
AFFINAMENTO: in bottiglia, 10 mesi
GRADAZIONE ALCOLICA: 14,5% vol
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16/18 °C

La struttura importante della versione Superiore della Lacrima, la rende ideale per accompagnamenti elaborati e saporiti. Gli arrosti di carne rappresentano l’abbinamento d’eccellenza, così come la selvaggina e i piatti dal sapore deciso che possono sostenere la maggiore complessità del vino.

Perfetto compagno per un tagliere di salumi marchigiani, in particolare il salume lardellato di Fabriano e i tradizionali ciarimboli (salsicce di fegato), accompagnati da formaggi di carattere.

Esalta i primi della tradizione a base di carne, come le fettuccine o i Maccheroncini di Campofilone al ragù marchigiano, dove la struttura superiore del vino può dialogare con sapori intensi e strutturati, per arrivare ai secondi, con arrosti elaborati e carni bianche dai sapori decisi.

Il Lacrima di Morro d’Alba superiore, rappresenta l’apice qualitativo di questo vitigno autoctono marchigiano, espressione più intensa e strutturata delle dolci colline anconetane.

Questa versione superiore offre corpo e complessità, distinguendosi per la sua struttura più importante e la grande persistenza nel finale

Mantiene il caratteristico colore rosso rubino con riflessi violacei, presentandosi con maggiore intensità cromatica che rispecchia la struttura superiore.

Il profilo olfattivo si esprime come fruttato e floreale con evidenti sensazioni di rosa, viola e mirtillo. Il bouquet risulta più complesso e persistente rispetto alla versione classica, con note che evolvono continuamente nel bicchiere.

Al palato conferma il carattere asciutto, sapido e gradevole tipico del vitigno, ma con una struttura notevolmente piena. La grande persistenza nel finale rappresenta il tratto distintivo, dove le caratteristiche sensoriali si prolungano lasciando un ricordo duraturo e distintivo